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Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2024 (Pluviôse - Mézéréon)

Mulder: Cosa hai saputo?
Scully: C'è qualcosa di strano Mulder...
Mulder: Che scoperta! Io sono anni che lo dico!

("X-files", S1 E14, "Passione omicida")







Le creature dell'ignoto di Keel

Piccolo aneddoto sull'acquisto - Di cosa parla - Il "Gruppo Clypeus" - L'introduzione - L'incipit

Piccolo aneddoto sull'acquisto

Ho trovato questo libro in un mercatino dell'antiquariato, stavo per prenderlo senza neanche pensarci su: brossura, anni '70, molto somigliante a tutti quelli di Peter Kolosimo che si trovano ovunque e di cui si sanno i prezzi. Poi però di routine ho guardato il prezzo segnato a matita e ... a quel punto c'ho pensato su. E ho continuato a rimuginarci anche dopo l'acquisto.
Fin che ci pensavo girando tra i banchi, ho fatto vedere il libro ad un amico che fa il venditore nello stesso mercatino e gli ho chiesto un parere. "Il suo valore sarà di cinque Euro, se mi dici che l'hai pagato caro, chi te l'ha venduto se ne sarà approfittato e te l'avrà venduto a venti". Ebbene, l'ho pagato cinquanta Euro, decisamente una follia.
Tornato a casa per scrupolo ho fatto una verifica in rete e ne ho trovata una copia uguale in vendita a 40 Euro. Insomma ho constatato che se 50 erano comunque troppi, non erano però fuori dal mondo.

Di cosa parla

Il sottotitolo della versione italiana recita "Manuale di zoologia misteriosa", mentre il titolo originale, "Strange Creatures from Time & Space", traducendolo letteralmente avrebbe dovuto essere "Strane Creature da Tempo e Spazio". Potrebbe sembrare irrispettoso equiparare gli "alieni", ovvero le creature associate agli UFO agli animali, ma questo rende l'idea di come Keel non parta con pregiudizi extraterrestri.
E il libro infatti comincia proprio da questi esseri senza partire dal presupposto che siano extraterrestri, ma poi spazia su "cani demonio e gatti fantasma", i giganti, l'abominevole uomo delle nevi, inevitabilmente il mothman (di cui ho già parlato in questa pagina), insomma un po' di tutto per poi finire con i mostri lacustri e in particolare quello di Loch Ness con un capitolo a parte dedicato solo alla missione esplorativa del sottomarino giallo (come non ricordare album, canzone e film dei Beatles?). Sotto riporto una foto che ho fatto a Loch Ness del sottomarino in questione.
Sono parecchi gli apporti tratti dalle opere di Ivan T. Sanderson a cui è anche dedicato il libro. Ovviamente ci sono anche i riferimenti a Fort al quale l'autore non solo per questo libro, ma in generale si ispira.
Pur non essendo ironico e pungente ai livelli del maestro, anche Keel non risparmia le critiche e arriva a coniare un'interessante definizione: gli scienziati di tipo "B". Se gli scienziati per essere all'altezza del loro compito dovrebbero essere aperti mentalmente, ci si trova sistematicamente di fronte ad alcuni di loro (personalmente mi verrebbe da dire la maggioranza) che viceversa sono chiusi nella loro comfort zone di dati congruenti alla scienza conosciuta. Ecco quindi che da questi scienziati di tipo "B", i fatti completamente anomali, inspiegabili o addirittura inclassificabili, vengono sistematicamente negati o ricondotti a fenomeni conosciuti.

Il "Gruppo Clypeus"

In quest'edizione italiana (al momento non ce ne sono state altre) c'è un significativo apporto del gruppo Clypeus. Per capire di cosa si tratta leggiamo la solita Wikipedia alla voce "clipeologia":

Il termine clipeologia fu coniato nel 1959 dall'italiano Umberto Corazzi, che lo fece derivare dalla parola "clypeus", nome dello scudo dei legionari dell'Antica Roma, in riferimento ai racconti di apparizioni di "clypei ardentes" (scudi di fuoco) riferiti da vari autori latini. In Italia le idee inerenti alla clipeologia vennero diffuse dalla rivista Clypeus, fondata a Torino nel 1964 dal giornalista Gianni Settimo, mentre al di fuori dell'Italia il termine clipeologia non ebbe fortuna e si preferì quello di paleoufologia.

Non essendo troppo addentro, tutta la storia non la conosco, ma so per certo che Edoardo Russo del Clypeus è stato anche tra i fondatori del CISU, di cui è tuttora una colonna portante. A mio avviso quest'associazione ufologica si distingue nettamente dal CUN (dal quale è nata) ma anche da altre associazioni analoghe sia come metodi ma, soprattutto, come spirito.
Mi stupisce che alla pagina di Wikipedia di cui sopra si trovi questa frase conclusiva:

Nel romanzo Ufo 78 (2022) del collettivo di scrittori Wu Ming, ambientato nell'anno 1978, agisce un sodalizio ufologico torinese denominato GRUCAT (Gruppo Ricercatori Ufologici e Clipeologici Associati Torino). Per descriverne metodologie, attività e prese di posizione gli autori si sono ispirati all'allora sezione torinese del CUN da cui sarebbe nato il CISU. Nella fase di ricerca ed elaborazione i Wu Ming si sono avvalsi delle testimonianze dirette di membri storici del CISU come Giampaolo Grassino e Paolo Fiorino. Membri del CISU hanno preso parte a diverse presentazioni del romanzo.

Mi stupisce perché avendo letto il romanzo a mio avviso non è che i membri del "GRUCAT/CISU" ci facciano una bellissima figura: viene fatto di loro un ritratto come nerd, molto fanatici e un po' sfigati, che si perdono dietro a cose inesistenti invece di partecipare più attivamente alla vita sociale e politica. Tanto di cappello ai membri del CISU che "hanno preso parte a diverse presentazioni del romanzo": hanno senz'altro dimostrato una certa superiorità.
Lo stesso Peter Kolosimo diventato Martin Zanka nel romanzo (così come Gianni Settimo è diventato Paolo Sesto) viene completamente tradito nella narrazione: gli autori, da bravi materialisti orientati profondamente alla politica, di Kolosimo esaltano solo l'essere stato comunista, e come Martin Zanka gli fanno rinnegare tutte le teorie clipeologiche in cui aveva creduto.
Per tornare al libro, ai signori di Clypeus dobbiamo un'introduzione veramente pregnante, un'aggiunta ad un capitolo (hanno aggiunto ulteriori casi successivi perfettamente in linea con gli altri) ed anche la selezione delle immagini.

L'introduzione

L'introduzione è veramente pregnante come dicevo poc'anzi. Ci inquadra John Keel molto bene, ma soprattutto introduce un concetto che è molto importante per capire il suo pensiero: la parafisica. Quindi non è fisica, cioè il mondo come lo vediamo indagabile con metodi scientifici, non è metafisica, cioè "oltre la fisica", ambito di cui si occupano la filosofia e le religioni, ma si tratta di parafisica, un ambito parallelo alla fisica.
Purtroppo Wikipedia alla voce parafisica limita questo concetto, questa congettura come la chiama, al solo ambito UFO. In effetti da lì è nato il termine, da Jacques Vallée e Josef Allen Hynek, ma a ben vedere molto tempo prima già Charles Fort con la sua definizione del "Mare dei Super-Sargassi" altro non proponeva che questa teoria. Teoria che però non si adatta solo agli UFO propriamente detti, ma anche alle piogge "fortiane", all'abominevole uomo delle nevi, al mostro di Loch-Ness, insomma a tutti quei casi segnalati in questo libro, nei libri di Fort, e più in generale nel pensiero di chiunque non voglia separare i fatti anomali secondo branche, secondo compartimenti stagni che allontanerebbero da una visione globale di questi fenomeni.
Per dirla con la Gestalt: "Il tutto è diverso dalla somma delle sue parti" (Das Ganze unterscheidet sich von der Summe seiner Teile).

L'incipit

L'incipit di questo libro meriterebbe di finire tra i più famosi della letteratura, come "Chiamatemi ismaele" di "Moby Dick" o "Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera" della "recherche".
Simpatico e un tantino inquietante si commenta da solo quindi mi limito a riportarlo tale e quale. Mi sembra giusto così: questa pagina finisce laddove comincia il libro.

Dovunque viviate su questo pianeta, c'è sempre qualcuno a meno di trecento chilometri da casa vostra, che nel corso dell'ultima generazione ha avuto un "incontro ravvicinato" con una creatura venuta da chissà dove, con un'apparizione spaventosa o con un "mostro" inesplicabile. Magari è stato vostro cugino o il vostro vicino di casa. E c'è una probabilità piuttosto consistente che prima o poi, entro i prossimi anni, anche voi vi ritroviate a faccia a faccia con un ometto dagli occhi sporgenti, circondato da una spettrale luminescenza verdastra, o con un umanoide gigantesco coperto di pelo.



Autore: John Keel
Titolo: Creature dall'ignoto
Editore: Fannucci
Data: I Edizione Italiana Luglio 1978
Tipologia: brossura
Pagine: 329
Dimensioni: 14,5 x 21 cm

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Galleria di immagini (cliccare per vederle ingrandite)


Retro
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Esempio immagini 1
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Esempio immagini 3
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Foto mia: il sottomarino giallo
Foto mia: il sottomarino giallo

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