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Il triangolo, no
Non l'avevo considerato
D'accordo, ci proverò
La geometria, non è un reato

(Renato Zero, "Triangolo")

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2022 (Ventôse - Persil)

La chiesa di San Lorenzo e il triangolo isoscele

Non ho l'ambizione di sostituirmi alle guide turistiche, magari spacciandomi per esperto d'arte, ma prendo l'occasione di fare una pagina sulla chiesa di San Lorenzo dopo una visita fatta con le guide veronesi. Di particolare, anzi di molto particolare, con questa visita c'è stata la possibilità di visitare i matronei della chiesa, ovvero il loggiato superiore destinato alle donne per la partecipazione alla messa, solitamente chiusi al pubblico.
Dal punto di vista fotografico si tratta di avere solo un altro punto di vista dell'interno della chiesa, però può essere sempre interessante. Così come può essere interessante la facciata che, lo ammetto con vergogna, non avevo mai visto prima. Eppure basta fare pochi passi a sinistra dell'ingresso per ammirarla.

Per condensare un'ora e un quarto di visita in pochi minuti rimando all'immancabile Wikipedia che ha una pagina intera sulla chiesa. Ma per condensare ancora di più possiamo dire che si tratta di una chiesa paleocristiana che nonostante gli inevitabili rimaneggiamenti (o ricostruzione addirittura dopo il famigerato terremoto del 1117) nel corso dei secoli, ha mantenuto abbastanza l'aspetto originale. Le ricostruzioni si possono vedere bene nel passaggio dai ciottoli di fiume alla base dei muri, ai "mattoni" di tufo in alto.
Se negli USA porta una sfiga pazzesca costruire sopra i cimiteri, come ci insegnava già nel 1982 il film "Poltergeist - Demoniache presenze", qui sembrano non esserci stati problemi visto che il primo edificio è sorto sopra un'area sepolcrale in fianco alla Via Postumia (ora Corso Cavour).
L'unica cosa che mi sento di aggiungere a quanto detto dalla guida in carne ed ossa o dalle guide cartacee e della rete, è la segnalazione del dipinto di Zangrandi sul Concilio Vaticano II che debbo dire mi ha colpito molto. L'eleganza e la raffinatezza, pur nell'essenzialità della rappresentazione, catturano l'occhio. La "U" formata dai cardinali chiusa in basso dell'Evangelium sembra abbracciare la croce, fine e inizio per la cristianità. Il centurione Longino trasformato in cavaliere trafigge il costato del Cristo ortogonalmente rispetto alla scala, forse di Giacobbe o forse degli Scaligeri, ma di sicuro associabile a quella dei Led Zeppelin: "Stairway to Heaven".


La geometria, non è un reato

Fin qua la paginetta mi sembrava un po' povera, parafrasando Califano: "sì d'accordo le foto dai matronei / la sorpresa della foto della facciata / il riassunto della chiesa / sì d'accordo ma poi / tutto il resto è noia / no, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia / maledetta noia".
E allora per rendere tutto più interessante ecco la fantasia al potere: inventiamo un allineamento! E se Grancelli aveva scoperto il capanniforme, euclideicamente (l'Accademia della Crusca è già sulle mie tracce) io scoprirò il triangolo isoscele!

Se congiungiamo con tre linee le chiese romaniche di San Lorenzo, Santo Stefano e San Fermo Maggiore otteniamo un pressochè perfetto triangolo isoscele dove i due lati uguali sono circa di un chilometro e qualche metro a seconda di quale parte delle chiese consideriamo.
Come dice Adam Kadmon: "Concidenze? Io non credo!"
Probabilmente sì in realtà, però è affascinante perché non si tratta di tre chiese qualsiasi, anche se peraltro sono tutte e tre romaniche con diversi aspetti in comune. E fin qua poteva essere forse facile a forza di tentativi trovare un triangolo regolare.

Ma attenzione: tutte e tre sono dedicate a dei protomartiri, quindi a santi dei primi secoli della cristianità che hanno subito il martirio.
Il triangolo poi è più o meno regolare con l'ansa, per quanto possa essere regolare l'ansa di un fiume e per quanto il letto del medesimo possa essere rimasto invariato nei secoli.
E da qui in poi va da sè che l'altezza di questo triangolo isoscele, cioè la bisettrice che taglia l'angolo dei due lati congruenti arrivando ortogonale alla base, passa dal foro della città, ovvero l'attuale piazza Erbe (non è rappresentata nell'immagine ma è decisamente intuitiva). Con una certa approssimazione (solo perché mi stufo a disegnare) possiamo vedere anche come detto foro romano, ovvero l'incontro di cardo e decumano, corrisponda al circocentro del nostro triangolo (cliccare per credere!).

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Galleria di immagini (cliccare per vederle ingrandite)


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