* HOME * * LIBRI *

Ultimo aggiornamento: 05 Dicembre 2020 (Frimaire - Chevreuil)

Un esercizio di stile: Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo

Ovvero come parlare di un libro senza parlare del libro.
Per chi non lo conoscesse, raccomando vivamente la lettura della sua pagina su Wikipedia cliccando su questo link: "Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo" di Laurence Sterne

Partiamo dall'inizio

Vorrei tanto che chi ha inventato Internet si fosse reso conto di quale mostro generava.
Certo poteva - e in parte lo è - essere terra di libertà di opinioni e informazioni - ma la libertà non è amata dall'uomo. - Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che ... - , ah vecchio Platone quanto avevi ragione.
Per chi si era distratto e per chi non c'era raccontiamo innanzitutto una piccola storia di Internet. Questo burrascoso mare in cui navigare era distinto in vari protocolli ciascuno, all'inizio, con i suoi programmi: c'era l'FTP per caricare e scaricare i file, c'era l'HTTP per visualizzare documenti con testo e immagini, poi c'erano SMTP, POP3 e IMAP per la posta, e lo stesso programma che gestiva questi protocolli gestiva anche l'NTTP, quello dei Newsgroups - gruppi di discussione suddivisi per argomento.
In questi ultimi - in questo angolo di Hyde Park chiunque poteva trovarsi liberamente a scrivere, ad arringare e a discutere con chiunque - ma tutto ciò era troppo libero e troppo complicato: perché usare tanti strumenti quando si può fare con uno solo? Perché avere tante chiavi, quando basta una chiave inglese?
Allora tutto diventò HTTP e i Newsgroup si trasformarono in Forum, per poter passare da browser (come anche per posta e FTP), quindi invece di tante complicazioni un programma solo! E invece di andare in piazza si andava nella sede delle varie aziende o in casa di qualcuno. E infine arrivò Lucignolo e disse: - Perché andate tanto in giro? Perché non venite nel paese dei balocchi dei social? Qui è tutto gratis, è tutto semplice e ci si diverte un sacco! -
E gli infelici - manzonianamente - risposero.

- Sì ma cosa c'entra Internet con questo libro del 1759? - mi si chiederà.
E io risponderò a lor signori che se questo libro appare in piloton.it come la luce ad oriente che sorgeva nel giardino dei Capuleti, è perché questo sito esiste. E questo sito esiste per consentirmi di scrivere liberamente quel che voglio.
- Ma se tutti discutono liberamente sui social, perché prendersi la briga di fabbricare un sito Internet? -
Ma signora mia glielo stavo spiegando! Se segui Lucignolo nel paese dei balocchi rischi diventare un asino, uno che lavora per gli altri. Se non sei quello che paga il salame, se stai mangiando gratis, allora sei quello con cui fanno il salame. E' come nel finale di "Fantozzi va in pensione", quando tutti gli impiegati dopo essersi inebriati alla coppa della pensione, ci rinunciano e pagano per tornare a lavorare nell'inferno dantesco della megaditta.
E allora se bisogna pagare per lavorare, lo faccio anch'io, perché - Il lavoro è gioia! Il lavoro è allegria! - come diceva il megadirettore Balabam.
Pago per lasciare la mia piccola traccia, forse una deiezione da passerotto, nell'ormai dimenticato mondo della cultura - e forse al mio livello dovrei scriverla con la lettera "Q". Io sono solo un voyeur che racconta agli altri quello che ha sbirciato dal buco della serratura che si apre sull'immenso mondo delle idee celate nei libri.
E in questo gioco delle Perle di Vetro ho voluto divertirmi anch'io. Ebbene sì, lo confesso: mi diverto. Spero facendo qualcosa di giusto.
Ma qui bisogna che vi racconti la storia di mio zio Pepito e del fischietto.
Vedete mio zio aveva un bar in un certo angolo di Verona, all'incrocio di due strade a senso unico. Era quello il tempo in cui i vigili portavano i buffi elmetti bianchi che si vedono nei vecchi film, e quando rilevavano un'infrazione col loro caratteristico fischietto richiamavano l'attenzione dell'indisciplinato automobilista.
Ora capitava, talvolta, che una delle due strade davanti al bar di mio zio venisse imboccata contromano - pochi metri e poi la libertà, senza fare un noiosissimo giro. Se capitava quando mio zio era sulla porta in attesa di clienti, l'acuto fischio del vigile risuonava nell'incrocio, il fischietto prontemente spariva nella tasca del buon Pepito che - con faccia serissima si guardava intorno per vedere cosa stava succedendo. Era bravissimo: riusciva a restare di una serietà mortale anche di fronte allo smarrito automobilista.
Insomma faceva sì una burla quasi degna delle zingarate di Amici Miei, ma allo stesso tempo richiamava al rispetto delle regole.
Quindi: non tutte le burle vengono per nuocere!

Possiamo metterlo nell'elenco?

- Abbiamo capito, hai fatto un sito web tutto tuo e ci parli di libri, e adesso vorresti parlarci di questo romanzo -
Eh no, non così in fretta! Prima dobbiamo capire perché per l'insandacabile opinione del gestore del sito, cioè io, vengono scelti alcuni libri a volte bizzarri a volte sconosciuti a volte - in apparenza - stupidi. Ma per capirlo bisogna che diciamo cosa non viene scelto.
Tanto per cominciare è troppo facile parlare di romanzi che rientrano tra i classici, o dei famosi "best-seller" che sono composti al novanta per cento da romanzi, e per il resto da saggistica d'attualità. Ne parlano tutti, o perlomeno ne parlano quei quaranta o cinquanta italiani che leggono qualche libro ogni anno. Ahimè, signori miei, non posso competere. Sicuramente tra questi quaranta o cinquanta italiani ci sono laureati in lettere o materie umanistiche in genere: e chi sono io per confrontarmi?
Magari potrei andare nelle cucine dei fast food a parlare con i restanti laureati in materie umanistiche a chiedere cosa posso scrivere, ma sono sempre così impegnati nella preparazione della fase nutrizionale del corpo che non avrebbero tempo di consigliarmi.
Allora non mi resta che inventare: un libro di ricette qua, un libro fotografico dei paesi dell'est là, un po' di libri di poesie non troppo famosi, qualche libro sulle delizie del kitsch, e lo scrittore compulsivo che è in me si sfoga, inonda la rete con sciocchezze e si diverte.
E per non rompere questo clima di gioiose p********* ecco che prendo solo libri di cui si può dire bene. E non è così semplice!
Dovete sapere che sono un assiduo frequentatore della fiera *** di *******, ci vado ogni anno, perfino nel 2020. Essendo una fiera della piccola editoria si trovano pubblicazioni che non si vedono nelle librerie, ma anche conclamati successi da ben quattrocento o cinquecento copie che al punto vendita riescono ad approdarci. Ed anche in questo momento di grande affanno per l'intero settore si possono vedere questi editori, questi moderni Don Chisciotte scagliarsi contro i mulini a vento dei grandi colossi, percuotere le pecore dell'ignoranza al fine di conquistare l'agognata Dulcinea del Toboso, la Sophia, la conoscenza. E per far questo reclutano eserciti di Sancho Panza, di autori pronti a gettarsi nella mischia per il solo amore di Atena.
- Buon giorno, vedo che sta guardando quel libro, sa ...io sono l'AUTORE! - .
E in effetti solo un autore di libri sa come fare le maiuscole semplicemente parlando. A me, povero illetterato, riesce solo scrivendo.
- Vorrei questo libro - .
- Ah, benissimo. Lei è proprio fortunato oggi c'è anche l'autore allo stand ... vede? E' quello che là sta parlando. Può autografarglielo ... - .
- La ringrazio, ma non serve. Va bene così. -
- Ma davvero, non c'è nessun problema, sta finendo di parlare, adesso arriva e glielo autografa. -
- No guardi, volevo solo il libro, non mi interessa l'autografo. -
- Beh, sa, all'autore farebbe piacere ... -
Sì, lo so, questi aneddoti ho già avuto occasione di raccontarli, ma mi diverto ogni volta che lo faccio. E poi si ripetono ogni anno ...

Perché questo romanzo

- Ma insomma! Si può sapere allora di cosa ci vuol parlare? -
Non di romanzi, di quelli ne abbiamo le librerie piene e non solo i ********. Ma certo, so cosa state pensando - anche questo è un romanzo! - ma è particolare, è un po' dimenticato, quasi come "Il Bel Paese" di Stoppani.
Quindi, piaccia a vostro onore, per capire meglio questa cosa dovrò narrarvi di come mi sono appassionato alla letteratura in generale quando ero a scuola, perché fino agli ultimi anni delle superiori leggevo libri sì, ma di avventura, di "genere" come molti usano dire con tono spregiativo.
Poi è arrivata una professoressa nuova.
Non bellissima, non altissima - per abusar di litote - ma in compenso con una voce potentissima. L'unica insegnante che abbia mai trovato che non doveva mai ripetere - Silenzio! - , - Buoni! - , - La finite di chiacchierare? - niente di tutto ciò! A lei bastava alzare il volume della sua potentissima voce e nessuno riusciva più a sentire cosa diceva il compagno a fianco. Qualcuno trasudava un malcelato odio, ma nessuno si distraeva o riusciva a dormire. Ma a parte questi dettagli di contorno, l'essenza era che nel suo insegnamento c'era spazio per il dissacrante, per la cultura pop, per la cultura "alta", per proposte nuove.
Ecco che in questo contesto nasce la mia modesta proposta, meno ambiziosa di quella di quell'irlandese che avrebbe risolto i problemi di sovrapopolazione mangiando i bambini. Letture amene per svagare ma anche per allargare la mente, come in quel romanzo dove uno dei personaggi si era messo a leggere tutti i libri di una biblioteca in scrupoloso ordine alfabetico.
- Fermate le acquisizioni fino alla lettera "B", altrimenti non finirò mai! -
Certo questo è un libro famoso - Lei si contraddice!- ma cosa vuol dire famoso? Famoso come Erostrato che per passare alla storia incendiò il tempio di Artemide? - Famous for being famous - come Kim Kardashian? Famoso come la signora Longari che cadde sull'uccello? O famoso come Tim Berners-Lee e Robert Cailliau? Come? Non sapete chi sono? Attenti! Ci state navigando sopra ...

Il libro

Ma mi rendo conto che devo ancora parlare del libro in questione.
Mi sembra uno di quei sogni che faccio ogni tanto, nei quali so che devo andare da una parte ma non riesco mai ad arrivare perché qualcuno, o io stesso, o qualcosa mi distrae. Non avete mai fatto sogni così? E' come essere in un romanzo di Kafka, dove vuoi entrare nel castello ma riesci ad andare ovunque tranne che lì.
- C'era una volta un Re - seduto sul sofà - che disse alla sua serva - raccontami una storia - e la serva incominciò: - C'era una volta un Re - seduto sul sofà... - e si continua ... -
- Sì, ma la storia quando arriva?
Ma cos'è tutta questa fretta? Aruba mi ha dato spazio infinito per questo sito, ed io ho ancora tanto da raccontarvi.
Di questo volume che ho quasi finito di introdurre continuerò a parlarvi in una delle prossime occasioni, così magari finirò di leggerlo.
Eh sì, perché non ho ancora finito di leggerlo. Sono arrivato all'ottavo libro, in pratica sono fermo alla prima giornata.



Autore: Laurence Sterne
Titolo: Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo
Tipologia: brossura
Dimensioni: 13 x 4 x 20.1 cm
Pagine: 832
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Anno di pubblicazione: 2018
ISBN: 978-8804684619

* HOME * * LIBRI *