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Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre 2019

Safari: il televisore dei libri


Un gioioso ritrovamento

Immaginiamoci nel futuro, un futuro post-apocalittico, un futuro alla Ken il guerriero per gli appassionati di anime e manga, o un futuro come quello de "L'ombra dello scorpione" di Stephen King, o ancora come quello di due classici inglesi "Il giorno dei trifidi" e i "Sopravvissuti" (rispettivamente di John Wyndham e Terry Nation). Insomma il futuro che gli scienziati ci stanno indicando come il più probabile.
Immaginiamo di trovarci qualche generazione dopo la grande catastrofe, quando ancora aleggiano come miti arcaici i racconti di cosa poteva fare l'antica tecnologia. E immaginiamo due ragazzi frugare tra le antiche macerie alla ricerca di preziosi tesori.

- Hey, ho trovato una televisione funzionante!
- Come una televisione? Fai vedere ... ma no : è un libro.
- E' una televisione ti dico. Ti ricordi come la descrivono i vecchi che l'hanno sentita raccontare dai loro nonni? Ci sono delle immagini che si muovono su un vetro, e sembrano vere. Sono riprese dalla realtà, e sembra di essere lì a rivederle. Certo potrebbe essere una televisione o un tablet, non credo un cellulare, quello che serviva anche per parlarsi a distanza. Comunque è qualcosa con uno schermo con gli animali che si muovono. Guarda quando giri le pagine come si muovono. Sembrano vere.
- Vedi che parli di pagine anche tu? E' un libro ti dico. E' fatto di carta.

Un libro con gli schermi dai mini-filmati

"Safari" è "Un libro illustrato in Photicular" come dice il sottotitolo. Il Photicular è un'applicazione particolare del sistema lenticolare, quello che serve ad esempio per creare l'illusione della tridimensionalità. Nel qual caso si tratta di due immagini sovrapposte nello stesso spazio dove un gioco di lenti di materia plastica, che in pratica si traduce in una ricopertura di plastica grinzosa, consente di vederle una con l'occhio destro e l'altra con l'occhio sinistro: se le due immagini sono state scattate a sei centimentri di distanza l'una dall'altra, l'effetto tridimensionale è perfetto. Che è poi il principio degli stereoscopi, senza però l'ausilio di mezzi ottici.
Il Photicular è un'elaborazione successiva. Non più solo due immagini sovrapposte, ma tante, con la successione delle immagini che compongono il movimento. Il foglio di plastica lenticolare deve poter scorrere per 1-2 centimentri sulle immagini per poter dare l'impresione di un movimento di 2-3 secondi. Per poter ottenere questo scorrimento le pagine sono spesse, 3-4- millimetri. E' più difficile da spiegare che da capire per chi può osservarlo da vicino.
Comunque l'effetto finale è quello che sfogliando il libro si vedono delle specie di "gif animate", alle quali Internet ci ha abituati. E con tutto il rispetto per i testi, un pò poetici e pò scentifici che descrivono i singoli animali, il focus del libro è tutto lì: vedere il ghepardo e il leone che corrono, il gorilla che mastica, il rinoceronte che trotterella e l'elefante che sventola le orecchie.

"Un'emozione da poco" di Fossati/Guglielminetti, canta Anna Oxa

Sarei curioso di conoscere le copie vendute di questo libro, che nella fattispecie ho trovato in un autogrill. Poche settimane fa ne ho visto un altro della serie, sui dinosauri, in libreria. In entrambi i casi non non ho avuto l'impressione del best seller, giusto per usare una litote.
La mia impressione è che in quest'epoca annoiata da tutto, perfino dalla tecnologia, questo libro rappresenti un'emozione da poco. Il suo target è l'infanzia, è per i bambini che ancora dovrebbero sapersi meravigliare per qualcosa, giusto perché sono appena arrivati in questo strano mondo. Eppure anche i bambini, svezzati dalla televisione fin dai primi due o tre anni, abituati ormai agli smartphone già dai quattro o cinque, come fanno ad emozionarsi davanti a questo piccolo capolavoro di tecnologia?
Il fanciullino è morto in noi, fin dall'infanzia. Nessuno si meraviglia più per lo sbocciare di un fiore, per la complessità di una ragnatela o la bellezza di una rima baciata. Solo le nuove app suscitano qualche breve barlume di interesse. In un'epoca in cui la vita offre il massimo delle comodità, almeno qui in occidente, tutti si lamentano della durezza della vita e sono perennemente infelici. "Anche quelli che hanno gli orologi digitali" direbbe Douglas Adams.
Se proiettassimo questo libro al tempo degli antichi romani Plinio il Vecchio andrebbe in estasi, se arrivasse ai tempi di Bernardo Gui il malcapitato che lo possedesse andrebbe sicuramente al rogo, se arrivasse nell'ottocento positivista le pagine verrebbero sezionate per studiarle e infine se fosse stato regalato a qualche bimbo della prima metà del secolo scorso sarebbe stato il suo tesoro più prezioso.
Invece eccolo qua: distribuito in tono un po' dimesso, ignorato dai più, obsoleto un minuto dopo essere stato inventato.
Non ci resta che chiuderlo in una scatola del tempo. No, non è niente di fantascientifico: sono le scatole robuste ed ermeticamente chiuse in cui si ripongono oggetti e ricordi da lasciare ai posteri e poi si sotterrano in giardino. E qui ci ricongiungiamo con l'inizio del discorso, quando due giovani di belle speranze la ritroveranno in un lontano (forse non troppo) futuro in cui magari sarà rivalutato.

Autore: Dan Kainen, Carol Kaufmann
Titolo: Safari
Editore: Rizzoli
Prezzo: 19,90 €
Tipologia: Cartonato
ISBN: 8817071641
Anno pubblicazione: 2012 (2014 per l'edizione italiana)

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