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Ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2019

Cinestory: Casablanca

Il Libro

Adoro la casa editrice Lato Side che purtroppo ha chiuso i battenti nel 1983, un anno dopo aver pubblicato questa meraviglia. Con un'impostazione molto popolare la Lato Side ha prodotto e portato in libreria perle di cultura a basso, bassissimo costo. Forse anche troppo: l'unica cosa che rimprovero all'editore è proprio la carta, la fattura dei libri, che con gli anni manifesta spiacevoli inconvenienti.
A costo di ripetermi anche in questo caso abbiamo un'idea geniale per un libro, ma purtroppo come molte idee geniali anche quella di questa collana, Cinestory, evidentemente non ha avuto fortuna.
Nella fattispecie si tratta molto semplicemente di film cult riprodotti come fotoromanzi. E' evidente che l'intento non è quello di sostituire la visione del film, ci mancherebbe, ma quello di riassaporarne le scene con la lentezza tipica della lettura. E in particolare in questo caso l'effetto è strepitoso: Casablanca è un film con molte battute rimaste tra le più famose della storia della cinematografia.
L'adattamento e la sceneggiatura sono stati curati da Piero Di Castro e Cinzia Leone, che sospetterei essere quella Cinzia Leone che gli appassionati dei fumetti conoscono bene. Sua in particolare è la copertina piacevolmente retrò, come si addice all'epoca del film.
Infine c'è una postfazione di Vincenzo Mollica, che come il prezzemolo troviamo sempre ovunque, e un colto e articolato commento al film.
Il tutto per sole 10.000 Lire!

Il film

Impossibile parlare di Casablanca dicendo qualcosa di nuovo, motivo per cui queste poche righe non sono affidate alla sezione film del sito.
L'analisi che trovo più azzeccata è "Casablanca, o la rinascita degli dei" di Umberto Eco del 1975. In questo pezzo arguto e un po' dissacrante il film viene descritto come di per se' modesto, un "polpettone" con "un cast di gigioni fornidabili", ha la genialità di raccogliere tutte le situazioni classiche che rimandano ad altri film, ad altre storie. In Casablanca ci sono l'amore, la fuga, il viaggio verso la salvezza, il cinismo, l'Africa, l'America, l'Europa, l'amicizia, il tradimento, insomma c'è tutto ma proprio tutto inserito in modo marcato, anzi esagerato. Citando testualmente: "Due cliché fanno ridere. Cento cliché commuovono.".
Quello che posso aggiungere è che ho il sospetto che Curtiz, il regista, avesse una certa passione per le situazioni archetipiche: l'unico altro film suo che ho visto è "White Christmas" dove l'archetipo del Natale innevato non viene celebrato solo nel film, ma anche nella canzone omonima della colonna sonora, riproposta ovunque massicciamente ancora oggi nel periodo natalizio.
E se in Casablanca mette dentro tutto, ad un certo punto troviamo anche l'archetipo degli archetipi. Dove ci portano i nostri viaggi, le nostre fughe, i nostri amori, i nostri tradimenti? E' Rick a ricordare ad Ilsa "ma tu sai bene che i problemi di tre piccole persone come noi non contano in questa immesa tragedia. Un giorno capirai ...".
C'è un'apparente contraddizione tra "ma tu sai bene" e "un giorno capirai". Può aiutarci a capirla proprio il papà della definizione degli archetipi, delle idee, che aveva coniato anche la definizione di "maieutica", con cui chiamava il proprio metodo di insegnamento. Socrate sosteneva che lui non insegnava: aiutava a ricordare, aiutava a far uscire quello che c'è dentro ognuno di noi come fa la levatrice che aiuta a partorire. Quindi "un giorno capirai" si può leggere anche come "un giorno ricorderai quello che ora hai dimenticato". Rick invece ha appena avuto la sua illuminazione: ha raggiunto l'amore ma poi ha saputo rinunciarvi, ha abbandonato il denaro, ha abbandonato il cinismo, ha abbandonato una vita sicura e si è avviato verso quello che probabilmente potrebbe essere il suo martirio. In un film che ha dentro tutto, il protagonista si spoglia di tutto, come i santi, e da un cupo cinismo che lo pervadeva arriva alla serenità. La serenità di chi ha fatto la scelta giusta e seguendo la propria vocazione si rende conto di essere solo un pezzetto della storia.

La storia entra dentro le stanze e le brucia
la storia dà torto o dà ragione
la storia siamo noi
siamo noi che scriviamo le lettere
siamo noi che abbiamo tutto da vincere
e tutto da perdere
E poi la gente
perché è la gente che fa la storia
quando si tratta di scegliere e di andare
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
che sanno benissimo cosa fare
("La storia siamo noi", F. De Gregori)


Editore: Lato Side Editori
Collana: Cinestory
Pagine: 190
Tipologia: Brossura
Data di pubblicazione: 13 Marzo 1982



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