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Ultimo aggiornamento: 25 Agosto 2024 (Fructidor - Apocyn)
Illuminare
Celui qui illumine, celui qui éclaire
Celui qui émerveille ...
Illuminare
Quello che illumina, quello che rischiara
Quello che stupisce ...
(Dall'introduzione di Pat Jekyll)
Prima stranezza: il nome della collana - Seconda stranezza: il target - Gli argomenti affrontati - I bestiari
Prima stranezza: il nome della collana
Da
Wikipedia:
"Un grimorio è un libro di magia. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo.
Contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni pratiche per creare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entità soprannaturali e fabbricare talismani".
Ora l'unica associazione che riesco a trovare tra un bestiario medievale e un grimorio propriamente detto è l'epoca a cui si fa riferimento, il medioevo per l'appunto.
Dal punto di vista dello zeitgeist moderno la magia non esiste e gli animali dei bestiari nemmeno, o al limite alcuni si potrebbero ascrivere ai
criptidi,
però se ci spostiamo dal punto di vista dell'epoca stiamo parlando di due cose completamente diverse:
gli uni sono libri maledetti condannati dalla chiesa, gli altri sono libri di meraviglie riportate dai viaggiatori o dai classici greci.
Anche gli altri volumi della collana
"Les petits Grimoires"
ci azzeccano poco con libri di magia pratica propriamente detti.
Forse l'idea originale (piuttosto massimalista) era quella di richiamare un po' un medioevo "magico", fatto di leggende affascinanti rimaste nell'immaginario collettivo.
Seconda stranezza: il target
Sul sito non ho trovato quella che il marketing chiama pomposamente la "mission" della casa editrice,
ma anche se non è specificata la linea editoriale si intuisce chiaramente: si tratta di libri per bambini, al limite per ragazzini.
La rilegatura del libro mi suggerisce la stessa cosa: un cartonato imbottito solitamente si rivolge alla stessa fascia di età.
Le illustrazioni poi non sono quelle originali medievali, ma sono rifatte (bene direi) dall'autore rispecchiandone lo stile,
però nel complesso sembrerebbero rivolgersi ad un pubblico molto giovane.
Insomma tutto farebbe pensare ad un libro indirizzato ad un target dai 6 agli 11 anni o giù di lì.
Però, ed ecco la stranezza, leggendo i testi e guardando bene le illustrazioni qualcosa stona.
Ad esempio l'illustrazione molto triste di un cavaliere che uccide un unicorno,
e viceversa un'altra illustrazione con un unicorno che infilza un uomo con tanto di schizzi di sangue mi sembrerebbero poco appropriate in un libro per bambini.
I testi poi sono interessanti ma non propriamente infantili.
Ogni capitolo è concettualmente diviso in due parti: nella prima c'è la descrizione dell'animale, del mostro, dell'essere bizzarro che viene presentato;
nella seconda parte c'è un estratto da un libro classico (e anche no) dove compare quest'essere.
Ecco che secondo me la seconda parte in genere è piuttosto, mi si passi il termine, "adulta".
E' pur vero che spesso ci sono libri da bambini che sono forse più godibili da adulti come facevo notare in questa
pagina,
però a mio avviso questa resta una piccola stranezza.
Mi piace pensare che questa casa editrice bretone dalla
sede un po' villa e un po' castello
risenta dell'influsso della vicina (130 Km circa) magica foresta di
Paimpont,
che come ci ricorda Wikipedia è comunemente associata alla mitica Brocéliande delle leggende arturiane.
Così probabilmente la "mission" non esplicitata è quella di raggiungere gli adulti nel corpo ma sognatori nell'anima come me.
Gli argomenti affrontati
Nel colophon c'è il classico avvertimento che però fa anche più paura del solito: "I testi e le illustrazioni di quest'opera sono protetti.
Tutte le riproduzioni o rappresentazioni, totali o parziali, per le quali si procede senza espressa autorizzazione dell'editore sono vietate
e costituiscono una contraffazione sanzionata dall'art. L.335-2 del codice di proprietà intellettuale".
Io sono sempre convinto che mettere esempi di immagini di bassa qualità che accompagnano la descrizione di un libro si possa considerare un aiuto alla vendita
(non richiesto e non retribuito nel mio caso), però non essendo sicuro che l'articolo "L.335-2" non comprenda anche la ghigliottina tanto cara ai giacobini
preferisco astenermi. Peccato.
Mi limiterò ad elencare i capitoli:
nel libro si parla di draghi, basilischi, unicorni, sirene, sciapodi, blemmi, ciclopi, griffoni e ippogrifi e dell'Idra di Lernia.
Non è molto, ma dovrebbe essere ormai chiaro che questo non vuole essere un saggio sui bestiari medievali,
ma qualcosa di più sintetico, grazioso, poetico, ammiccante.
Come si diceva per ognuno di questi c'è associato un estratto da un'opera che, ad esempio, nel caso dei ciclopi viene immancabilmente preso dall'Odissea di Omero,
ma nel caso delle sirene viene inaspettatamente preso da uno scritto di (quello che mi pare di aver individuato come)
Gerry Hughes
"il primo skipper sordo ad attraversare l'Oceano Atlantico" (e con questo temo di aver fatto un piccolo spoiler).
I bestiari
L'introduzione di Pat Jekyll accompagna dolcemente verso il giusto mood per affrontare il libro.
Questa ci descrive una scena immaginata ma verosimile di un giovane monaco copista che la sera, finito il lavoro ufficiale sui resoconti fantastici di grandi viaggiatori,
si lascia andare ad abbozzare il disegno di un liocorno.
I bestiari medievali erano questo: un riportare di mano in mano notizie forse già esagerate in partenza, di esseri fantastici in paesi lontani.
La squallida mentalità odierna scientista qualificherebbe questi racconti come leggende metropolitane,
ma per chi riesce ancora ad avere un animo poetico e sognatore questi libri sono magnifici.
Non volendo chiedere il permesso alla casa editrice e quindi non potendo aggiungere alcune immagini del libro come esempio,
rimando a questa bellissima pagina di
Wikimedia Commons,
in cui però stranamente mancano
sciapodi e
blemmi
che riporto qui sotto.
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Autore: Xavier Hussön
Titolo: Le Bestiaire médiéval
Collana: Petit Grimoire
Tipologia: Cartonato imbottito
Dimensioni: 11.5 x 1.5 x 16 cm
Pagine: 168
Editore: Au Bord des Continents
Anno di pubblicazione: Febbraio 2023
ISBN: 978-2-37051-075-4
Prezzo: Euro 9.95
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