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Moderna ma legata alla tradizione: non è un paradosso, Lipsia è così.
Ha subito la sorte di quasi tutte le città tedesche, durante la seconda guerra mondiale, e poi è stata ricostruita così, un po' moderna e un po' manieristica.
Una città senz'altro vivibile e dove ci si sente a proprio agio, ma anche una città che sa riservare molte sorprese al turista.
E' assolutamente da visitare il Museo Delle Belle Arti: c'è una delle cinque versioni de "L'isola dei morti" di Böcklin,
"Le tre età dell'uomo" uno dei più famosi dipinti di Kaspar David e altre imperdibili opere.
Se ci si sente intimoriti davanti al "Beethoven" di Max Klinger vuol dire che si è pronti per il Völkerschlachtdenkmal, un po' fuori il centro storico.
Insomma: a Lipsia non ci si annoia
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