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Le intuizioni, le scienze, non devono essere date all'allievo,
ma bisogna incoraggiarlo a trovarle, a prenderne possesso lui stesso.
Questo metodo di insegnamento è il migliore, il più difficile, il più raro.
Die Einsichten, die Wissenschaften, sind dem Lernenden nicht zu geben,
sondern er ist zu veranlassen, daß er sie finde, sich selbstthätig ihrer bemächtige.
Diese Lehrmethode ist die beste, die schwierigste, die seltenste.
(Adolph Diesterweg, "Guida all'educazione per insegnanti di tedesco")
Si parte dal Tränenpalast, il Palazzo delle Lacrime:
"Il nome Palazzo delle Lacrime è nato perché i cittadini della DDR e i loro visitatori occidentali spesso si salutavano qui in lacrime. I primi di solito non avevano la libertà di viaggiare verso l'Ovest".
Oggi è adibito a museo e mi riprometto di visitarlo alla prossima occasione.
Siamo a due passi dalla famosa
Friedrichstrasse,
una delle arterie principali della città dove più a sud si trova anche il famoso
Checkpoint Charlie
(vedi Berlino 3).
Ho messo immagini di una certa crudezza perché secondo me sono parte integrante di questa capitale:
travi di ferro del ponte, container, operai in pausa caffè, sono tutte immagini vere che appartengono alla città.
Sarebbe meglio dire a tutte le città, anche se nell'immaginario collettivo ci sono spesso quelle edulcorate dal marketing degli uffici del turismo e delle guide,
però con Berlino certe immagini industriali, lavorative, insomma "vere", fanno parte anche dell'immaginario della città.
Si è passati con una certa continuità dalla ricostruzione post guerra mondiale alla ricostruzione post guerra fredda:
Berlino è stabilmente un intero cantiere edile da parecchi lustri ormai.
Per passare (per contrasto) alla Berlino del marketing turistico, propongo le immagini
dell'Isola dei musei (Museumsinsel) il cui nome,
come dice Wikipedia, "è dovuto al gran numero di musei di importanza internazionale che si trovano nell'area,
tutti parte del gruppo dei Musei statali di Berlino, appartenenti alla Fondazione del patrimonio culturale prussiano
(Stiftung Preußischer Kulturbesitz). Per l'immensa importanza culturale ed artistica, l'Isola dei musei è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, nel 1999".
E in particolare propongo qualche immagine
dell'Alte Nationalgalerie.
Sono innamorato sia di Caspar David
che di Arnold Böcklin,
e in questo museo ci sono parecchie loro opere, così come in generale c'è abbondanza nella bellezza (segnalo anche
Karl Friedrich Schinkel
e Franz von Stuck
tanto per fare altri due nomi, ma i capolavori sono veramente tantissimi).
Fuori dal museo mi sono imbattutto in
Adolph Diesterweg che proprio non conoscevo,
ma il bello di riguardare le foto per farci una pagina web è proprio questo: vai a cercare chi è il soggetto di quel buffo monumento che altrimenti ti sarebbe passato inosservato,
e impari qualcosa di nuovo.
A quanto pare (vedi la citazione iniziale) quest'educatore ha riscoperto il metodo della maieutica socratica:
non serve inculcare, ma bisogna "tirar fuori" dagli allievi.
La Sprea la fa da padrona in questa pagina,
e infatti alla fine arriviamo lungo la riva del fiume che si affaccia sul Duomo di Berlino, di fronte al
DDR-Museum
che vedremo in una prossima puntata.
Per vedere le foto in sequenza cliccare qui.
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